2011-05-20

Gelato al limone

"Voglio che il mio cuore batta sempre  e voglio la vita addosso, il cielo sopra, la sabbia sotto e l’amore sempre tra le mani come un gelato al limone mangiato in riva al mare in un pomeriggio di maggio quando il più bello sta per cominciare e continuare come prima, così veloce e così immortale.”

Isabella Santacroce (Fluo. Storie di giovani a Riccione, Feltrinelli, 1999)

2011-05-15

M.A. VANISHER


Nel suo continuo brucare, nel suo costante contribuire al bene della società umana, la Capra ha pensato per un istante di aver incontrato anche il tanto agognato “Migliore Amico” (da questo momento in poi M.A). La letteratura contemporanea descrive questa entità come un essere di sesso maschile dalle movenze e dai modi estremamente rispettosi, gentili, compiacenti e coinvolgenti tali da renderlo neutro agli occhi della Capra, non attribuibile ad alcuna categoria di allevatore o animale che sia e tali da giustificare un cospicuo investimento di tempo (dal tempo investito con un M.A pare derivino momenti di scambio ed affetto disinteressati)

Un M.A. è per definizione “a capo della piramide delle relazioni amicali di sesso opposto”: il re degli alleati.

Dopo anni di condivisione, avventure e difficoltà affrontati zampa a spalla, la Capra non può che apprezzare ulteriormente il supporto datole dal suo M.A. in una fase cruciale della propria esistenza errante: la perdita dell’allevatore modello, del possibile ed auspicabile e presunto e tanto agognato compagno di vita.

  • M.A. era lì, sempre presente, sempre attento a colmare il vuoto vissuto dalla Capretta.
  • M.A. era lì,  sempre pronto ad organizzare momenti di svago che le consentissero di ritornare alla realtà in maniera graduale, facendo della costanza della propria presenza il punto di forza.
  • M.A. era lì, improvvisamente pronto a sbilanciarsi e a mettere in discussione la purezza del rapporto con l’amica Capra di sempre per qualcosa di apparentemente più forte ed emozionale.
M.A. dopo  pochi giorni non era più lì: quattro anni di amicizia incondizionata archiviati dopo un incrocio di zampe e una brucata in compagnia. M.A. non se l’è proprio sentita di legare a sé quella Capretta indifesa ma per un ben preciso motivo, un motivo realmente nobile: Osho gli si era rivelato personalmente e l’aveva insignito di un ruolo più rilevante. 


M.A. da quel momento in poi sarebbe ufficialmente diventato THE VANISHER. Una sorta di pronto-soccorso per Capre solitarie disponibile 24 h su 24 per interventi di breve-media durata. Non avrebbe mai potuto sottrarsi a cotanta investitura. Che importa cosa abbia pensato la piccola Capra? Le ragioni di Osho vanno ben oltre le emozioni di un ruminante. 
La virata comportamentale è stata provvidenziale in quanto ha consentito una chiara collocazione di questo M.A. nella scala degli allevatori (a cui prima non apparteneva) quale “bastonatore”. Colui che ti avvicina con una carota e che ti addolcisce prima di colpirti e che ti colpirà per un motivo paranormale, superiore o prossimo al divino: M.A. è super partes e non identificabile prima e dopo l’incontro con la Capra.


Un M.A. VANISHER, a detta di molte Capre, è segnalabile come uno tra i più pericolosi allevatori al momento dell’incontro ma come il più facile da archiviare al momento dell’assegnazione del nuovo allevatore. E’ sostanzialmente un individuo inutile per il gruppo, apparentemente utile per la singola Capra in difficoltà. Apparentemente. 
Confidiamo quindi nell’evoluzione della specie e nella legge di selezione naturale quale spinta propulsiva all’estinzione di questa tipologia di individui.